una nuova politica culturale

Per onorare la memoria di Carla Fracci il paese deve investire nelle arti

  • Ho trentatré anni, sono milanese e sono un pianista. Non posso vantare particolari imprese artistiche, ma ho avuto nella vita una grande fortuna e un grande onore: quello di conoscere Carla Fracci.
  • Lavoro come pianista accompagnatore in un Liceo Coreutico del quale lei era direttrice artistica, il Locatelli di Bergamo. La Signora, così era chiamata, veniva, da otto anni, almeno una volta ogni due settimane, a fare lezione e a controllare da vicino i progressi dei ragazzi.
  • Questa lettera non vuole essere una lamentela né una polemica. Nasce dall’esigenza di dare testimonianza di un aspetto meno conosciuto, ma altrettanto importante per il paese, della vita di Carla Fracci. Saremo in grado di onorare la sua memoria?

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