- Tra la prima e la seconda metà dell’Ottocento, nella descrizione che i romanzieri fanno della vita dei ceti popolari al centro delle città di Napoli, Parigi e Londra, le condizioni di miseria sembrano quasi identiche.
- Eppure, pur provenendo da simili condizioni di disagio e di emarginazione urbana, solo a Napoli andrà via via consolidandosi una criminalità organizzata di tipo mafioso. Il crimine, a Londra e a Parigi, resterà confinato ad una condizione di esclusione sociale.
- Come spiegare questo differente esito? Anzitutto, nelle carceri borboniche, si incontrarono e influenzarono violenza plebea e violenza politica.
Perché la mafia c’è soltanto a Napoli e non a Londra o Parigi?
19 novembre 2020 • 10:50Aggiornato, 28 novembre 2020 • 09:57