La morte di un grande visionario

Il teatro di Peter Brook come rito e destino collettivo

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  • È morto Peter Brook, uno tra i più importanti registi teatrali del Novecento. Era nato nel 1925: aveva novantasette anni.
  • Viveva come può vivere un novantasettenne che ha scritto la storia del teatro europeo, come vivono forse tutti i classici che hanno la fortuna (o la sfortuna) di restare vivi troppo a lungo: superati, trapassati, tra l’ignoranza di chi non sa chi siano e chi invece era convinto che fossero già morti da un pezzo.
  • Il teatro prima di lui era diventato, da tempo, un luogo di intrattenimento, la comfort zone di una borghesia radunata intorno al proprio chiacchiericcio. Brook lavorava invece per riportare il teatro alla dimensione del rito. Nel suo percorso è andato spogliando il teatro di ogni decoro scenografico, di ogni naturalismo, di ogni illusione psicologica o declamatoria.

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