- Il Petraio è un quartiere di Napoli, vicino al Vomero, ma è anche quella zona dove le forti piogge ammassano pietre e ciottoli portati via altrove. È di incontri con presenze e assenze che si muovono dentro la realtà, di riflessioni lanciate all’inseguimento di ombre, profili che cambiano con l’andare del tempo.
- La prosa poetica di Perrella è plastica, asciutta, scommette tutto sulla visione, in questo senso più poetica che prosastica.
- Il libro finisce con una sorpresa, come se l’autore, dopo aver tastato una a una le sue pietre, sentisse il bisogno di uno scarto, che diventa inevitabilmente scelta tra le due lingue del libro: la prosa e la poesia.
Parlare di Petraio di Silvio Perrella, La nave di Teseo, obbliga a una premessa sostanziale. Questo scorcio di nuovo millennio, nuovo mondo, ha introdotto come tema dominante quello della digitalizzazione delle nostre vite, con tutte le ricadute linguistiche del caso. Andiamo sempre di più verso una meta realtà, dunque, una non realtà, in cui all’appiattimento dello spazio corrisponde un annichilimento delle parole e di tanti generi letterari. In questo quadro generale, il Petraio di Perrella



