Il racconto del premio nobel della letteratura

Il mondo della mia pozza di marea è stato soffocato dal cemento

An aerial photo of the sea at the Bostanci shore, in Asian side of Istanbul, Monday, June 7, 2021, with a huge mass of marine mucilage, a thick, slimy substance made up of compounds released by marine organisms, in Turkey's Marmara Sea. Mayoral workers and experts started Tuesday to clean the Marmara Sea from an outbreak of \\\"sea snot\\\" that is alarming marine biologists and environmentalists.(AP Photo)
An aerial photo of the sea at the Bostanci shore, in Asian side of Istanbul, Monday, June 7, 2021, with a huge mass of marine mucilage, a thick, slimy substance made up of compounds released by marine organisms, in Turkey's Marmara Sea. Mayoral workers and experts started Tuesday to clean the Marmara Sea from an outbreak of "sea snot" that is alarming marine biologists and environmentalists.(AP Photo)
  • Nel 1964, quando avevo 12 o 13 anni circa, trascorsi l’estate in una casa sul mare a 35 miglia da Istanbul. Un giorno vidi una piccola raccolta d’acqua tra le rocce.

  • Presto ho scoperto che sotto la superficie imperturbabile e perfettamente trasparente della “mia” pozza, c’era un altro mondo, un’intera civiltà, e ho preso a passarci sempre più tempo, solo nella calura estiva, attratto dal vivace regno sommerso dalle tiepide acque del mare.

  • Tutto quel mondo oggi è perduto. Nel 1964 due milioni e mezzo di persone vivevano vicino al Mar di Marmara. Oggi se ne contano venticinque milioni e metà dell’attività industriale della Turchia ha sede lì.

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