Torna la rubrica di Antonio D’Orrico, cenette settimanali e sentimentali a menù fisso con lettori vecchi e nuovi. La distanza tra la lingua del primo commissario di Camilleri e gli esiti successivi, la malinconia per la morte di Vargas Llosa, una geneaologia geletaria discussa con Antonio Franchini
Domenica Ieri sera, all’interno della Settimana del design, chiacchierata con Piero Trellini sul suo stupefacente R4 (Mondadori Strade blu) vite parallele di Aldo Moro e della macchina che le Brigate rosse scelsero per la sua deposizione. Finito alle sette e mezzo, mentre intorno infuriava la movida milanese, ho pensato a un libro dal titolo Storia d’Italia dalle bierre alle pierre. Lunedì Erano quattro: Carlos Fuentes, Julio Cortázar, Gabriel García Márquez e Mario Vargas Llosa. Furono gli eroi


