dare forma a una presenza

Quel dialogo aperto tra la chiesa e il mondo dell’arte

  • Il 23 giugno 1973, in Vaticano, Paolo VI inaugurava la collezione d’Arte religiosa moderna che lui aveva voluto con «una straordinaria determinazione». Per l’occasione teneva un discorso, nella contigua cappella Sistina, che, pur nella soddisfazione per il passo fatto, non aveva nulla di celebrativo.
  • Era un discorso puntellato di domande, come se l’apertura di quella sezione dei musei Vaticani rappresentasse non un punto di saldatura dopo decenni di incomprensioni, ma una sfida.
  • Si chiedeva Montini: «La chiesa fu maestra di Arte, dov’è in questo domicilio delle sue glorie artistiche dei secoli andati un posto per noi moderni? La chiesa s’è fermata alla storia ormai spenta dei tempi trascorsi?». Le domande che un’istituzione ha il coraggio di rivolgere a sé stessa, sono inevitabilmente più interessanti e meno scontate.

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