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Quel paesaggio psichico sfondo delle nostre vite sospese

  • Durante i primi mesi della pandemia, bloccato in una piccola isola nel sud-est asiatico, non ho scritto una parola. Fotografavo. E solo oggi capisco che in quelle immagini riversavo la mia inquietudine di fronte agli eventi.

  • Fotografare non era mai stata una mia priorità, eppure adesso mi pareva diventato indispensabile.

  • In prossimità del tramonto andavo a passeggiare e scattavo. Gli alberi, le abitazioni, le attività commerciali, la strada. In sostanza fotografavo paesaggi e sempre orientando l’obiettivo in senso verticale. Anche questa era una stranezza, pensandoci.

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