- Durante le vacanze estive ci recavamo con la famiglia al campeggio poco fuori Roma; erano 50 chilometri, e a noi ci sembrava un viaggio. Una volta arrivati al mare, tutto ricominciava da dove lo avevamo lasciato l’estate precedente.
- Mentre i ragazzini stavano al mare dalla mattina alla sera, i padri rimanevano alle roulotte, e giocavano a carte tutto il tempo, ad un tavolo quadrato messo all’ombra.
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Dopo alcune stagioni tutti si resero conto che a scopa mio padre era imbattibile, e su tutto il litorale cominciarono a chiamarlo Stalin. Finì pure escluso dai tornei, nel senso che il calendario degli incontri si svolgeva senza di lui, e il vincitore poi si giocava la bella con mio padre.
Lo Stalin della Scopa conosce il destino e che carte ha in mano
20 agosto 2021 • 18:37