- La città del mio sogno è lunga, ha le case bianche, e sui davanzali cinguettano gli uccellini mentre un gatto nero dai grandi occhi gialli li sta guardando con la bocca tremante e quasi piangendo.
- La città del mio sogno oltre ad avere tutte queste belle cose, possiede una qualità impareggiabile. Quando è l’ora di notte s’addormenta, e io posso fantasticare a mio piacere.
- Quell’apparizione al terrazzino era mia, io solo le avevo dato possibilità di farsi quella villetta turchina per la notte. Quell’apparizione era quella ragazza, che senza volerlo mi ero sognata come perfezione.
Questo racconto è stato pubblicato per la prima volta nel periodico La settimana modenese, anno I numero 3, il 27 dicembre 1930 – anno IX dell’era fascista, pubblicato dall’editore Mucchi che era mio nonno, concorrente del celebre editore modenese Angelo Fortunato Formiggini. Delfini aveva ventitré anni ed è probabilmente il suo primo racconto pubblicato. In calce al racconto c’è un divertente claim pubblicitario di Formiggini. Non copiare nessuno, ridi se ti copiano. A. FORMIGGIN



