L’intervista

Raffale Nigro: «Il sud oggi è dimenticato dalla politica. Ma la sua letteratura è interessante»

Lo scrittore Raffaele Nigro (foto Wikimedia)
Lo scrittore Raffaele Nigro (foto Wikimedia)
Lo scrittore Raffaele Nigro (foto Wikimedia)

Lo scrittore 77enne parla della questione meridionale. «Vivendo nel cuore di un Mezzogiorno che non ha tutto il benessere dell’Occidente e non tutto il ritardo dell’Oriente, in questo Medio Occidente, ho seguito i mutamenti dei territori e della sua gente tra Otto e Novecento»

Impegno sociale, neorealismo, storia popolare, visione, magia e resistenza poetica e civile: questa è la grande letteratura di Raffaele Nigro. L’ultimo partigiano della questione meridionale. Il suo ultimo romanzo, Il dono dell’amore (La Nave di Teseo) è tornato al centro dell’attenzione della critica. L’impegno civile dei giovani, i migranti (non solo chi arriva, ma anche chi scappa dal sud, come accadeva negli anni Settanta), la disillusione dell’arte che è morta, la grande letteratura dimenti

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