- È difficile, in contesti prevedibili e faziosi, riuscire a proporre punti di vista innovativi; o segnalare di volta in volta l’utilità di nuova conoscenza. Proprio qui, mi pare, cioè fuori dal coro, si profila un compito di primaria importanza per gli “intellettuali”.
- Troppa parte del discorso pubblico è modellato oggi da principi di marketing: marketing politico, elettorale, corporate o di altro genere. Come scoprire in noi un uso alternativo del linguaggio, una diversa responsabilità?
- È più o meno per questo che la teoria classica dell’argomentazione assegna al «ragionamento», logos, un’importanza cruciale.
Questa mia riflessione sulla «delicatezza» nasce da un’esperienza di vertiginosa insoddisfazione per il modo in cui portiamo avanti discussioni rilevanti per le sorti della collettività. È difficile, in contesti prevedibili e faziosi, riuscire a proporre punti di vista innovativi; o segnalare di volta in volta l’utilità di nuova conoscenza. Proprio qui, mi pare, cioè fuori dal coro, si profila un compito di primaria importanza per gli “intellettuali”. Compito che è in primo luogo di civismo, no



