Cultura

La scomparsa dei riti collettivi lascia il vuoto delle interazioni social

  • Il mondo social, oltre che sui dati degli utenti, vive sul tempo di “engagement”, indipendente dai contenuti.
  • Il vero problema è che qualsiasi rituale privato – noi da soli col social – si risolve in compulsività: binge watching, binge gaming, eccetera.
  • Secondo Byung-Chul Han, di buona formazione hedeggeriana e marxiana, tutti questi pseudo-rituali sono patologie del tempo sottomesso a una produttività forzata.

Milano, stazione centrale. All’ora X il Frecciariossa per Roma parte dal binario Y. Il treno è pronto e aperto, e i pendolari Milano-Roma lo vedono. Ma restano fermi davanti al tabellone, manca l’indicazione. La faccenda resta sospesa per minuti. Si tirano gli elastici delle mascherine (che danno fastidio alle orecchie). Si tormentano i manici dei trolley. Compare la scritta. Si schizza verso le carrozze. Ci si potrebbe sedere in treno prima o dopo, ma si scatta, compulsivi e solitari, a com

Per continuare a leggere questo articolo