Quando un romanzo intreccia la realtà vissuta da una persona diversa bisogna scegliere dove tracciare il limite. Prendere le distanze, rifugiandosi nella finzione, può permettere di riappropriarsi di una scrittura davvero libera
Per anni ho danzato con un’artista americana, una donna che ha segnato la mia vita, una maestra che mi ha insegnato a non fare distinzioni tra vita e arte. Sposata con un musicista afroamericano vicino a John Coltrane, si era trovata a New York negli anni Sessanta e Settanta, in pieno fermento artistico tra danza, musica e lotte per i diritti civili, vivendo con libertà e spirito trasgressivo. Un giorno le domandai di raccontarmi la storia della sua vita per scriverne un romanzo. Accettò con ent



