Verso la fashion week

La paura del vuoto a Milano alla fine del Salone del mobile

La Presse
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  • Finita la camionata di ghiaia biologica e materica rovesciata su Milano dal “Mobile” – come si dice – che fa sgorgare lacrime di gioia alcolica alla città, quel che rimane sono “disininstalli”, smontaggi di baracconi per eventi, scatole imballate. 
  • Già se ne vanno in giro i modelli sempre magrissimi e sempre più pischelli, e sempre più diafani delle sfilate-uomo che iniziano sabato. Li vedi con il book in mano, e tentano la lotteria dell’essere scelti.
  • Una non-Milano che è invece una Milano che speriamo ci sarà, una nuova modalità di intervenire sullo spazio urbano che scavalca l’ossessione per zone e quartieri a cui trovare il nome, e prova a costruire una città differente.

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