Le fotografie dell’artista francese non si possono ridurre soltanto al linguaggio dell’esordio, con il suo successo nato anche sull’onda emotiva delle rivolte nelle banlieue del 2005. I cicli in mostra al Mast rappresentano una traiettora sorprendente, contro ogni stereotipo
Qualche tempo fa, quel leone solitario e un po’ imbronciato di Roger Ballen scriveva: «È chiaro che in questo momento storico, una grande percentuale di artisti e fotografi contemporanei non è interessata a passare dall’esplorazione di slogan dettati dai media al venire a patti con i confini enigmatici e misteriosi delle nostre brevi vite su questo pianeta». Sarebbe difficile negare che il successo di Mohamed Bourouissa, artista nato nel 1978 in Algeria e cresciuto a Parigi, non sia sorto sull’o



