Cultura

Il mondo visto da sette finestre, per immaginare ciò che non c’è

  • All’università si invitano ragazzi che sono attratti da una particolare area della conoscenza a entrare e condividere quello che a noi è riuscito di capire.
  • Da quel che siamo, come ci siamo formati o siamo stati formati, l’apertura verso il grandissimo mondo, infinitamente più ampio e interessante di quello che abbiamo conquistato con il nostro progetto.
  • Le sette finestre che ho cercato di aprire nel mio studio sono un tentativo di incontro. Sono nate come lezioni occasionali.

 

Con Sette finestre ho cercato delle aperture. Lo studio è il luogo in cui si cerca di fare attenzione a una cosa. Che sia il tentativo di ritrarre una bottiglia, di registrare una canzone, di preparare un corso universitario su un autore, il diritto privato o l’endocrinologia, o naturalmente di scrivere un libro. Al centro non c’è il mondo intero, ma una cosa sola. Il mondo resta fuori, dove si compra la frutta e dove si pagano le bollette, dove ci sono gli amici e il resto della vita, anzi, tu

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