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Sinner e la figura del coach-padre. Il futuro di Darren Cahill è «nelle sue mani»

Attorno alla figura del supercoach, che bazzica il grande tennis da ormai più di quarant’anni, la curiosità è diventata quasi morbosa. Il numero uno al mondo ha un enorme debito di riconoscenza verso di lui. Nel pomeriggio di domenica la conferma dell’australiano: «Sono un uomo di parola, abbiamo fatto un patto prima della finale di Wimbledon e lui deve decidere cosa farò l'anno prossimo»

Il grande enigma sovrasta l’atmosfera immersiva delle Atp Finals. Non ha nulla a che fare con la finale in programma il 16 dicembre, la previsione su chi alzerà la grande Coppa dei Maestri. Non riguarda nemmeno il duello tra Sinner e Alcaraz, una rivalità feroce ma rispettosa che a Torino ha compiuto un upgrade tra pose cinematografiche e sorrisi di complicità. Nell’attesa spasmodica che si respira all’interno dell’Inalpi Arena di Torino, tra tifosi in delirio a caccia di selfie o di palline da

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