SIPARIO SICILIANO DI GIUSEPPE CERASA

La sfida di una maestra elementare nella Sicilia dei misteri

In Sipario siciliano Giuseppe Cerasa racconta e si racconta. C’è la Palermo dannata dei morti ammazzati e quella popolare dei mercati, ci sono i Mattarella (Piersanti e Sergio), c’è la Corleone «che è un marchio di fabbrica» come lo è Detroit per la Ford e Alba per i tartufi. Ma la Sicilia di questo libro è il pretesto per un omaggio a Marianna e le battaglie combattute in mezzo ai bambini, in un'aula di quinta elementare dove qualcuno aveva già 14 anni

Marianna fa venire in mente il famoso «esercito di maestri elementari», la sola forza sulla terra capace di sconfiggere le mafie. Marianna è un nome di fantasia ma poi neanche tanto perché in realtà si chiama Annamaria, esiste davvero, l'ho conosciuta tanto tempo fa e me la sono ritrovata nelle prime pagine di un libro dove si capisce, e proprio sino in fondo, cosa voleva dire lo scrittore Gesualdo Bufalino con quella sua frase sui maestri. Immersa in una Palermo che forse da qualche parte c'è a

Per continuare a leggere questo articolo