-
Aida parla cinque lingue, è laureata in letteratura comparata, una delle migliori studentesse del suo corso. Ora lavora alla Vijecnica come bibliotecaria. Ha 32 anni e vuole un figlio, spera che la guerra finisca presto.
-
Nel silenzio suona l’allarme, le sue mani cominciano a tremare e il caffè schizza fuori dalla tazza. Il primo boato scuote la casa. Poi vede un bagliore di fronte a sé: la biblioteca è in fiamme.
-
La guerra scoppia proprio mentre l’Europa si sta formando. L’obiettivo è una comunità politica che superi il potere assoluto delle singole nazioni, fondate sul presupposto di un’unica lingua, fede, cultura. Ecco, la Bosnia era già questo, un’entità associativa naturale.
Nel cuore d’Europa in fiamme vive ancora l’anima di Sarajevo
14 ottobre 2021 • 20:17Aggiornato, 14 ottobre 2021 • 20:39