- Per la prima volta nella storia anche le persone transgender potranno partecipare alle Olimpiadi. E lo faranno a Tokyo, la manifestazione che si terrà dal 23 luglio all’8 agosto 2021.
- Si pensa che le atlete transgender siano in una posizione di vantaggio rispetto alle altre, ma uno studio della dottoressa Joanna Harper ha dimostrato il contrario.
- Valentina Petrillo, velocista ipovedente T13, è la prima atleta transgender paralimpica che potrebbe riuscire a qualificarsi a Tokyo rappresentando il nostro paese. «Sono considerata una donna solo nel mondo sportivo. Ho fatto l’istanza al tribunale per il cambio dei documenti, ma non so se prima di Tokyo riuscirò ad averli».
Lo sport è un diritto di tutti» è una frase che sentiamo spesso. La ritroviamo come slogan nelle pubblicità, alle manifestazioni agonistiche e amatoriali, dappertutto. Ma se le donne hanno avuto accesso alle Olimpiadi nel 1900, lo stesso non si può dire per le persone transgender che hanno dovuto aspettare quelle di Tokyo 2021. I parametri Fino al 2003 era impossibile parlarne. Le persone transgender non esistevano all’interno del circuito sportivo agonistico. Il Cio (Comitato internazio



