- Il fotografo Massimo Vitali racconta in un’intervista la sua visione della fotografia, dopo l’abbandono del fotogiornalismo.
- Il Wall Street Journal ha definito il suo lavoro «ricerca sociologica attraverso la fotografia d’arte». «Mi riconosco e mi piace», commenta Vitali. «Cerco di restituire dei pezzi di storia, di vita, e cerco di fornire elementi molto precisi e apparentemente inutili. A me piace la storia dell’uomo normale».
- Sullo stato attuale di pandemia aggiunge: «È più facile che la gente se ne dimentichi piuttosto che venga trovato un vaccino. Sarà sempre così, siamo animali sociali».
Storie di animali sociali sanificati in cerca di una nuova normalità. «Ci scorderemo della pandemia»
15 novembre 2020 • 14:00Aggiornato, 17 novembre 2020 • 18:19