«Ora mi sento libero» ha detto alla vigilia di Roma, su cui ha detto di «non avere grandi aspettative» e di dover capire la sua condizione fisica. Eppure dal Centrale potrà finalmente ricominciare a rispondere sul terreno che conta, con in mano la racchetta e in testa la consapevolezza che c’è vita fuori dal tennis
In questi giorni a Roma si incontrano solo pellegrini o fanatici del tennis. I primi aspettano che il nuovo papa si affacci dal balcone in piazza San Pietro, i secondi che Jannik Sinner si sporchi le scarpe nella terra rossa del Centrale del Foro Italico. E si somigliano per l’attesa fideistica con cui guardano i rispettivi palcoscenici. Sinner è mancato dai campi da tennis per tre mesi, dopo aver patteggiato la pena con la Wada per il caso di una infinitesimale contaminazione da un farmaco non



