Cultura

Tre passi molto avanti: Bianciardi, Lizzani, Tognazzi

LaPresse Torino/Archivio Storico
LaPresse Torino/Archivio Storico
  • Moderna era all’epoca la storia di Bianciardi, moderno era già il suo romanzo: così moderno da essere avanti rispetto al contesto.
  • Lizzani si trova dunque a doversi lanciare in un’avventura insolita e molto difficile per lui. Dovrà modellare argilla nuova, prendere il romanzo-avanti, e smussarne i toni di critica sociale, rendendolo commedia, complice la partecipazione di un asso popolare come Tognazzi.
  • È meravigliosamente medio, Tognazzi, con quel corpo, quella faccia, quella statura, quelle battute, quel cappotto nella nebbia. Giusto a rappresentare la trasformazione dell’Uomo degli Alti Ideali in Uomo Medio.

Nel film La vita agra di Carlo Lizzani, trasposizione cinematografica del romanzo omonimo di Luciano Bianciardi, il protagonista Luciano Bianchi non parla toscano. Così come aveva fatto davvero nella vita il suo creatore, l’eroe nel libro lasciava la natìa Grosseto per andare a lavorare a Milano, capitale industriale e culturale di quell’inizio di anni Sessanta, di quel principio di boom. Nel film il Luciano Bianchi va anche lui a Milano, partendo però dalla più nordica Guastalla, in Emilia Roma

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