- La pietra viene usata da Danh Vo, insieme a legno dolce, morse di ferro e frammenti di sculture antiche, per realizzare istallazioni che giocano con il concetto di incastro.
- Far convivere gli opposti, mostrare le contraddizioni resta uno degli obiettivi dell’arte di Danh Vo.
- «Le mie mostre vivono per un periodo limitato» dice l’artista. «Quando si smontano spariscono. Le piante invece continuano a crescere e a cambiare. Il tempo del lockdown mi ha dato l’occasione di accorgermi delle stagioni».
«Un colpo netto di spada mi decapiterà come un fiore di primavera raccolto per diletto dal padrone del giardino. Siamo tutti fiori che crescono nella terra e vengono raccolti da Dio: qualcuno prima, più tardi altri. Qualcuno è una rosa cremisi, un altro un lillà virginale e un altro ancora è l’umile violetta. Proviamo dunque a dare gioia, con il profumo e con i colori che ci sono concessi, al sovrano Signore e Maestro». Così scriveva il 20 gennaio 1861 san Théophane Vénard, missionario francese



