A cento anni dalla venuta al mondo della meccanica quantistica, non stupisce che il Nobel per la fisica sia stato assegnato a tre scienziati che possono annoverarsi tra i custodi più insigni di tanto nobile sapere: l’inglese John Clarke, il francese Michel Devoret e lo statunitense John Martinis
A cento anni esatti dalla venuta al mondo della meccanica quantistica, non stupisce che il premio Nobel per la fisica sia stato assegnato a tre scienziati che possono annoverarsi tra i custodi più insigni di tanto nobile sapere. Nel 1925, dopo un’estate trascorsa sulle scogliere di arenaria dell’isola di Helgoland, in compagnia di soli uccelli marini e foche, il ventiquattrenne Werner Heisenberg pubblicava l’articolo detto “Umdeutung”, vale a dire la “reinterpretazione” della realtà microscopica



