Un diario di cura e di lutto: «Ho scritto questo libro per scaricare un peso»

La cover dell’inserto Finzioni di novembre è stata realizzata da Lorenzo Fonda. Fonda è un regista e artista multimediale. Lavora tra cinema, animazione, illustrazione e fumetto. Dopo una formazione alla Fabrica di Treviso, inizia a collaborare con agenzie e artisti internazionali e si trasferisce negli Stati Uniti, dove vive per oltre dieci anni tra Los Angeles e New York. Il suo documentario Megunica, dedicato all’artista Blu, vince numerosi premi internazionali. Successivamente lavora come direttore dell’animazione per A Glitch in the Matrix, presentato al Sundance Film Festival 2021. Ha firmato videoclip per artisti come Metronomy, Jovanotti, Scissor Sisters e Caribou e campagne per Nike, National Geographic e Adidas. Nel 2025 pubblica con Coconino Per Aspera Ad Astra, un fumetto autobiografico in cui racconta l’anno che è seguito alla morte di sua moglie, Elena Xausa, illustratrice di fama internazionale scomparsa a soli 38 anni. Quattro artisti che secondo noi dovresti seguire Il suo ultimo lavoro è un fumetto, Per Aspera Ad Astra, pubblicato in Italia da Coconino. Come mai ha scelto proprio questo linguaggio per raccontare una storia così forte e complessa? È da tanto che faccio fumetti autobiografici in realtà. Principalmente per me stesso, per “divertimento”, o per fissare qualche evento importante della mia vita che mi piace ricordare sotto quella forma. Per cui mi è venuto naturale, subito dopo la morte di Elena, di iniziare un diario dove ho potuto riversare tutto quello che avevo dentro su carta. [Missing Caption][Missing Credit] Ha sempre lavorato in molti campi diversi (cinema, animazione, illustrazione). È una scelta consapevole o qualcosa che si è costruito nel tempo? Le è mai pesato fare “troppe cose insieme”? Fare “troppe cose assieme” è sempre stata forse un’arma a doppio taglio per me. Da un lato ho sempre cercato di diversificare la mia produzione artistica perché mi annoio a fare sempre la stessa cosa, e dall’altro secondo me ho avuto un po’ di difficoltà a farmi strada nel mio settore perché la gente non è mai riuscita bene ad inquadrarmi sul tipo di artista che sono. E forse neanche io sono ancora riuscito a definirmi, ma alla fine chissenefrega, l’importante è che mi diverta mentre creo e che quello che creo riesca a toccare le persone. Tutto il resto sono dettagli. La mostra dedicata a Elena Xausa

[Missing Credit] Per Aspera Ad Astra è un libro intenso, nato da una perdita profonda. Può raccontarci l’esperienza di chiudere un libro di questo tipo e poi condividerlo con il pubblico? In generale lavorare a tutto il libro non è stato facile, principalmente a livello emotivo. E chiudere il libro è stato un po’ l’apice di questo sforzo interiore, non solo a livello creativo ma anche a livello personale, perché la mia vita per fortuna è andata avanti e devo condividere l’inevitabile onnipresenza di Elena con le nuove bellissime cose che sono entrate nella mia vita. Ma sono felicissimo di essere riuscito a pubblicare un libro di cui sono soddisfatto e il cui contenuto ora può vivere anche al di fuori di me. Uno dei principali motivi per cui ho iniziato questo progetto era, forse un po’ egoisticamente, di scaricare il peso che avevo dentro di me sulle spalle del lettore, per fargli sapere cosa ho e abbiamo passato, con la speranza che si alleviasse e che potessi andare avanti un po’ più leggero. Il libro è uscito da poco ma ho un po’ la sensazione che questo desiderio si stia un po’ realizzando, quindi da un lato sento che è una missione già un po’ compiuta. Sbeffeggiare la morte. Quando la satira aiuta a vivere il dolore Il tema della copertina di Finzioni è “La Cura”, intesa come un impegno che richiede dedizione e tempo. Come lo ha interpretato nella sua illustrazione? Ho provato a pensare a delle situazione in cui io personalmente ho avuto cura di qualcosa, e mi è venuto in mente il prendersi cura di un fuoco, durante un momento di aggregazione con persone a cui tengo. Quando la fiamma è il collante per la condivisione, il piacere, il conforto, la sicurezza, la magia, e tutto il resto. E quanto piacere provo a stare dietro al fuoco e assicurarmi che sia sempre vivo e dia sempre vita alla situazione. E quindi prendermi cura del fuoco, per ore di seguito, stando attento che sia sempre danzante e che possa contribuire a creare una situazione che faccia scoppiettare neuroni e serotonina nei presenti. Il senso del disegno per Chiacchio: «È come un’uscita d’emergenza» Quali sono i suoi prossimi progetto creativi? Mi piacerebbe fare una nuova graphic novel, questa volta di finzione. Ma in realtà vorrei anche fare un film, è da sempre che vorrei e forse è arrivato il momento. Inoltre voglio continuare a lavorare con il legno, progettando/scolpendo/assemblando; adoro lavorare con le mie mani e sentire a livello tattile il progresso che sto facendo su un progetto. Potremmo dedicare questo spazio finale dell’intervista a Elena Xausa Ho pensato a questa strofa de Un’avventura, la canzone di Lucio Battisti, di cui Elena era innamorata e che ascoltava e cantava sempre: «No! non sarà un’avventura, un’avventura. Non è un fuoco che col vento può morire, ma vivrà, quanto il mondo». [Missing Caption][Missing Credit] Per Aspera Ad Astra (Coconino Press 2025, pp. 376, euro 25) è un libro di Lorenzo Fonda