Un romanzo dimenticato del 1964 racconta di un papa argentino che rifonda la chiesa dei poveri. Il mondo che dapprima lo ama prende a odiarlo quando si oppone al grande complotto plutocratico della finanza mondiale
- Nel 1964 uscì a Buenos Aires il romanzo Juan XXIII (XXIV) o la resurrección de don Quijote di Jerónimo del Rey, pseudonimo di Leonardo Castellani (1899-1981), che racconta un papa argentino mezzo secolo prima di Francesco.
- Pío Ducadelia, figlio d’italiani, è un ritratto dello stesso autore: religioso a cui è stato proibito di dire messa, all’improvviso viene riabilitato e mandato a Roma come assessore dell’arcivescovo di Buenos Aires.
- Il nuovo Giovanni XXIII (o XXIV) dichiara che il primo compito del suo pontificato è «la battaglia della purezza interna» della chiesa e la lotta contro ciò che chiama l’«ecclesiasticismo».
Nel 1964 uscì a Buenos Aires il romanzo Juan XXIII (XXIV) o la resurrección de don Quijote di Jerónimo del Rey, pseudonimo di Leonardo Castellani (1899-1981), che racconta un papa argentino mezzo secolo prima di Francesco. Castellani fu gesuita; sospeso a divinis nel 1949, tornò sacerdote nel 1966. A riscoprirlo in Spagna è stato lo scrittore Juan Manuel de Prada, che ha poi raccontato questo visionario romanzo nel libro, di autori diversi, Il papa senza corona. Vita e morte di Giovanni Paol



