- La prima notte non ne avevo ancora visto nessuno e così, a letto, sgranocchiai un sonnifero come avrebbe fatto un topo: con gli incisivi, a piccoli colpi
- In mezzo alla settimana ero quasi sempre solo e andavo a caccia di topi. Vidi molti corvi, animale che un tempo mi era piaciuto molto, cani, due soli gatti, ma nessun roditore
- Questo racconto si trova sull’ultimo numero di FINZIONI – il mensile culturale di Domani. Per leggerlo abbonati a questo link o compra una copia in edicola
La prima notte non ne avevo ancora visto nessuno e così, a letto, sgranocchiai un sonnifero come avrebbe fatto un topo: con gli incisivi, a piccoli colpi, ascoltando il sonoro frammentarsi del farmaco dentro la mia bocca. E il giorno dopo l’obiettivo rimase quello: vederne uno attraversare la strada; per questo presi una bici, per passare vicino ai tombini, e anche l’indomani, e per tutta la settimana fino al primo ritorno di Sara, che il venerdì sera poggiò la valigia sul pianerottolo e venne



