La biografia della fotografa per Utet

Vagabondaggi fotografici nell’estate di Vivian Maier

La fotografa statunitense, il cui lavoro è stato per lungo tempo sconosciuto, ha viaggiato per il nord America lavorando come bambinaia, documentando con la sua Rolleiflex ciò che incontrava e scattando immagini di grande intimità

  • Quando lasciò New York, nel luglio del 1955, Vivian non era più invisibile. Tagliando i ponti con la famiglia e avvicinandosi alla fotografia era riuscita a costruirsi un personaggio che a distanza di sessant’anni è ancora impresso nella memoria di chi l’ha conosciuta.
  • Durante la sua permanenza in Canada, Vivian scattò altre immagini di grande intimità. La fisicità tipica delle bambine si riflette in un toccante ritratto di due amichette così vicine tra loro da sfiorarsi con la pancia, la fronte, gli occhi e i piccoli nasi.

  • Nei momenti liberi Vivian riuscì a trovare il modo di incastrare un tour di Hollywood, qualche gita in giornata e i suoi soliti vagabondaggi fotografici. Considerato il suo interesse per i film e i divi del cinema, una volta a Los Angeles, cercò qualche buona occasione per fotografarne qualcuno.

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