Nella Rivoluzione del buon senso (Guerini, 2025) il titolare dell’Istruzione mette nel mirino «certa sinistra, certo sindacalismo radicale, certi politici, certi atteggiamenti degli ambienti progressisti, certa intellighenzia». La sua proposta è «una svolta culturale che deve partire dalle scuole» per riportare la normalità di “certi” principi e “certi” valori
«Un paese normale esprime una forza tranquilla: è la forza che garantisce il benessere e la sicurezza all’interno, l’autorevolezza all’esterno» (pag. 1). Tuttavia «nessuna ricostruzione materiale di una nazione potrà fondarsi su solide basi senza una sua ricostruzione spirituale… senza una rivoluzione culturale che riporti la naturalità, la normalità di certi valori e di certi principi nella società. Serve insomma la rivoluzione del buon senso. Esiste in Italia una maggioranza morale di cittadin



