- Il regista che ha portato in Italia Lazarus l’ultima grande opera del Duca bianco, con l’interpretazione di Manuel Agnelli, riflette sul rapporto intimo fra il nostro bisogno di libertà e la colonna sonora che continua a colorarci la vita.
- «La musica di Bowie mi ha fatto sentire vivo per la prima volta. Da ragazzino sono stato salvato dalla musica».
- «Il nostro compito come artisti, in questo turbolento periodo, è dare energia e parlare a tutti. E Lazarus è un’opera sofisticatissima ma al tempo stesso popolare, perfetta per questo tempo».