È morto all’età di 89 anni lo scrittore peruviano premio Nobel per la letteratura. Con La città e i cani firmò un esordio miracoloso, con La zia Julia e lo scribacchino il romanzo che Mozart avrebbe scritto se fosse stato uno scrittore, il più felice mai scritto come se la vita non dovesse mai finire. L’infanzia con i nonni, gli scontri con il padre, il collegio. E quell'amore carnale per il personaggio di Flaubert
Quando Dio ti concede un dono, diceva Truman Capote, ti consegna anche una frusta per autoflagellarti. Ho sempre pensato che il giorno in cui spedì il suo dono a Mario Vargas Llosa, perché diventasse l’architetto delle più alte cattedrali narrative del suo tempo, Dio si dimenticò di allegare la frusta, come un corriere distratto di Amazon. Don Mario, bello come un attore hollywoodiano del Decennio d’Oro, è lo scrittore che ho amato più di ogni altro scrittore. L’ho amato per La città e i cani, i



