intervista

Datome, che barba accontentarsi: «Aiutiamo i giovani a essere migliori»

Archivio FIP/Ciamillo-Castoria
Archivio FIP/Ciamillo-Castoria

Per oltre vent’anni in Nazionale e per dieci capitano azzurro, Luigi Datome è oggi il coordinatore delle attività di tutte le Nazionali maschili di basket, uno sport che nell’ultimo ventennio ha raccolto poche soddisfazioni. Intanto studia da dirigente: «Spesso i nostri adolescenti non sono così pronti quando finiscono le giovanili. Non mi è mai mancata la vita di prima. Appena smetti di condividere lo spogliatoio perdi l’intimità con i compagni»

L’azzurro come seconda pelle. Ha indossato la maglia dell’Italia per la prima volta a 13 anni nel 2001 e se l’è tolta a 36. Luigi, Gigi per tutti, Datome è recordman assoluto, 323 presenze in più di venti anni, dall’Under 14 fino alla nazionale maggiore. «È l’ultima maglia che ho messo, nella mia ultima partita al Mondiale 2023. Ho saltato solo due estati, quella del Covid 2020 e quella dell’infortunio che mi ha negato i Giochi di Tokyo. Arrivare in Nazionale è un obiettivo, rimanerci è difficil

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