Un cattivo odore sbuca e si fortifica in un appartamento alla vigilia di un lieto evento, l’arrivo di un bambino. Seguono indagini, pulizie, paranoie. Finché al quinto giorno non si affievolisce, con la casa in ordine, le padelle allineate, la borsa per il parto in ospedale pronta all’ingresso. Può essere che sia un messaggio dell’universo? Ci stava ricordando che è da stupidi inseguire la perfezione e che a volte, anche nei momenti più importanti, c’è qualcosa che stona. E poi se ne va
Questa faccenda della gravidanza dura chiaramente un mese di troppo. O almeno così credevo finché nei pochi giorni che mi separano dalla data presunta del parto la mia vita non ha cominciato a risentire di una serie di piccoli fastidi via via sempre più ingombranti, alcuni dei quali si sono trasformati in vere e proprie emergenze prioritarie che richiedono la mia totale attenzione. Non so se questo sia un modo dell’universo per mettermi alla prova, per vedere se sono davvero pronta e all’altezza



