- Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha negato che vi siano prospettive di inflazione ed eccessi di domanda tali da richiedere un arresto brusco dell’espansione monetaria.
- Il compito della Fed, che guida il concerto delle principali politiche monetarie del mondo, è delicatissimo: uscire da più di un decennio di fortissimi stimoli espansivi, senza traumatizzare chi ha approfittato a lungo della sovrabbondanza di liquidità.
- Secondo i falchi le politiche espansive scoraggiano la ricerca di investimenti più produttivi e lo sforzo politico di fare le riforme strutturali che favoriscono la crescita di lungo periodo, mentre per le colombe è vero il contrario.
Nella sua molto attesa introduzione al simposio virtuale dei banchieri centrali di Jackson Hole, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha: 1) negato, con un’accurata documentazione, che vi siano prospettive di inflazione ed eccessi di domanda tali da richiedere un arresto brusco dell’espansione monetaria; 2) dato informazioni confortanti sui progressi dell’economia Usa verso la stabilità dei prezzi e la piena occupazione; 3) confermato quanto la Fed aveva detto in luglio: se le cose



