- Nella guerra finanziaria scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina, la battaglia in corso si combatte sul diktat di Putin: i paesi europei, se vogliono il gas russo, devono pagarlo in rubli, pena la chiusura dei rubinetti.
- Da qui, il taglio delle forniture a Polonia e Bulgaria, che ritengono di far valere un contratto che prevede diversamente.
- L’arma del pagamento in rubli ha scarsa rilevanza economica, sia per la Russia sia per l’Europa, ma è politicamente molto efficace perché spacca il fronte dei paesi europei, distorce la percezione dell’efficacia delle sanzioni, e ingigantisce agli occhi dell’opinione pubblica il costo del sostegno all’Ucraina.
Nella guerra finanziaria scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina, la battaglia in corso si combatte sul diktat di Putin: i paesi europei, se vogliono il gas russo, devono pagarlo in rubli, pena la chiusura dei rubinetti. Da qui, il taglio delle forniture a Polonia e Bulgaria, che ritengono di far valere un contratto che prevede diversamente. L’arma del pagamento in rubli ha scarsa rilevanza economica, sia per la Russia sia per l’Europa, ma è politicamente molto efficace perché spacca il f


