- In pandemia molti hanno scoperto l’importanza della tutela della privacy. Ma c’è chi ne era consapevole già prima. Come i soci lavoratori di una cooperativa, i cui dati personali, con valutazioni riguardanti la loro attività lavorativa, venivano esposti nella bacheca aziendale.
- Nel 2018 i dipendenti erano ricorsi al Garante Privacy. L’Autorità aveva rilevato che l’affissione di un prospetto con dati personali associati a giudizi - “assenteismo”, “simulazione di malattia” ecc. - e ad emoticon configura un trattamento illecito, che lede dignità personale, libertà e riservatezza dei lavoratori.
- La vicenda è arrivata in Cassazione. I giudici hanno confermato il provvedimento del Garante, evidenziando che il consenso al trattamento dei propri dati è valido solo se espresso specificamente. Non bastava, quindi, aver acconsentito al concorso interno attraverso una delibera assembleare adottata a maggioranza.
Si può fare un concorso tra lavoratori per premiare i più bravi?
14 giugno 2022 • 19:00