- Il nuovo presidente statunitense ha in programma di reinserire la regolamentazione cancellata da Trump e di rendere più stringenti le norme sui rapporti tra funzionari dell’amministrazione e i lobbisti
- A Bruxelles si pensa a un nuovo comitato etico comune tra parlamento, Consiglio e Commissione. A Roma invece non c’è ancora una legge di regolamentazione del lobbying.
- Oggi con in arrivo i fondi di NextGenerationEu, che moltiplicano gli investimenti, ma anche le occasioni di influenza dei privati sul settore pubblico, un intervento è sempre più urgente.
Biden non ci ha pensato un attimo: ancor prima del suo insediamento ha iniziato a lavorare a un rafforzamento delle regole sul lobbying e sui conflitti di interessi allentate da Trump nel corso del suo mandato. Come anticipato dal Washington Post, il «piano etico» del neopresidente americano riprende molte delle misure previste dall’amministrazione Obama, ma si riserva di introdurne alcune nuove e più stringenti. L’esercito dei 12mila lobbisti Washington è da sempre sinonimo di lobbying com



