A più di un anno dall'inizio della pandemia, il fallimento della risposta al Covid-19 sta causando una catastrofe umanitaria in Brasile. Ogni settimana c’è un nuovo triste record di morti e contagi: gli ospedali sono saturi e ancora non c’è una risposta alla pandemia centralizzata e coordinata.

La scorsa settimana i brasiliani hanno rappresentato l’11 per cento della popolazione mondiale contagiata dal Covid-19 e il 26,27 per cento dei decessi globali. Solo l’8 aprile si sono registrati 4.249 decessi e 86.652 nuovi contagi in 24 ore. Queste cifre sbalorditive sono una chiara prova dell’incapacità delle autorità di gestire le crisi sanitarie e umanitarie nel paese e di proteggere i brasiliani, soprattutto i più vulnerabili, dal virus.

La stanchezza

Gli operatori sanitari sono fisicamente, mentalmente ed emotivamente esausti e nonostante il loro impegno, le loro capacità e professionalità, sono stati lasciati soli a rimediare al fallimento della risposta del governo e ad improvvisare soluzioni, senza avere gli strumenti necessari per prendersi cura dei pazienti.

I team di Medici senza frontiere stanno lavorando a fianco degli operatori sanitari, assistendo a morti evitabili e sofferenze inutili.

Un direttore di una struttura sanitaria mi ha raccontato che nella notte la sua struttura è stata trasformata in un’unità di terapia intensiva e il suo team ha dovuto iniziare a intubare i pazienti senza le forniture e la formazione necessarie. Sono dovuti intervenire per salvare vite. Ogni giorno, il personale medico continua a lavorare nonostante l’infinita quantità di sofferenze e morti a cui assiste.

Nessuna prevenzione

Malgrado questo, il governo brasiliano non riconosce la gravità della crisi. Tutti le persone con cui ho parlato in Brasile vogliono la stessa cosa: che le autorità prendano sul serio questa malattia. La gente è disperata, perde i loro cari e ha bisogno di aiuto.

Non c’è una risposta nazionale efficiente e coordinata a questa pandemia. Le misure di prevenzione che hanno funzionato in altri contesti, come l’uso delle mascherine, il distanziamento fisico e la limitazione degli spostamenti, non vengono attuate.

A peggiorare la situazione, la campagna di vaccinazione che procede a rilento. Finora, solo l’11 per cento della popolazione ha ricevuto una dose di vaccino. Ciò significa che milioni di vite in Brasile, e anche oltre i suoi confini, sono a rischio a causa di oltre 90 varianti del virus attualmente in circolazione, nonché di eventuali nuove varianti che potrebbero emergere.

Nessun controllo

Il Covid-19 si sta diffondendo in maniera incontrollata e le strutture sanitarie stanno esaurendo le scorte mediche essenziali e altro materiale necessario per salvare vite. C’è carenza di ossigeno e di sedativi per le intubazioni e mancano i dispositivi di protezione individuale. Tutto questo mentre si prevede un ulteriore peggioramento della situazione nelle prossime settimane e mesi.

La negligenza delle autorità brasiliane sta costando la vita a molti.

Le misure di sanità pubblica sono diventate un campo di battaglia politico e come medico non posso accettarlo.

L’uso della mascherina non è una presa di posizione politica ma è ciò che serve per rallentare la diffusione del virus.

La scienza e la medicina sono state minate. Questo non è solo un problema di disinformazione ma c’è anche un’apparente mancanza di volontà politica di controllare la pandemia.

Questo è quello che ho sentito ripetere dai miei colleghi. Ascoltate la scienza.

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