- La contrapposizione tra "aperturisti" e "rigoristi" sulle disposizioni anti-Covid, che aveva non poco condizionato la vita del governo Conte II, si è riaccesa.
- I leader "aperturisti" come Bolsonaro, Johnson prima maniera, o Salvini e Meloni in Italia, enfatizzano i costi economici delle restrizioni, ma si guardano bene dal rispondere alla domanda: quanto costa una chiusura in meno?
- Informare l'opinione pubblica che per ciascuna vittima di Covid-19 un beneficiario avrebbe diritto di ricevere sei milioni di euro da qualcuno, potrebbe aiutare ad affrontare con minor ipocrisia il dibattito sulle riaperture.
La contrapposizione tra "aperturisti" e "rigoristi" sulle disposizioni anti-Covid, che aveva non poco condizionato la vita del governo Conte II, si è riaccesa anche nel nuovo governo, nonostante l'obbiettivo aggravamento della situazione epidemiologica e gli impegni alla "unità nazionale". Inevitabilmente il conflitto tra le ragioni della salute e dell'economia mette in gioco il "terribile calcolo" del valore della vita umana (grim calculus, secondo la celebre copertina dell'Economist del 4



