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La polemica sulla direttiva per la casa green è un film già visto a Londra

Foto Unsplash
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  • La polemica sulla direttiva europea per le case green mi ha fatto fare un balzo indietro nel tempo, un ritorno al futuro in campo energetico. Tra il 2008 e il 2010, lavoravo qui da Londra con associazioni della società civile di tutta l’Unione europea. Spingevamo per un’ambiziosa protezione di consumatori e ambiente attraverso standard minimi di efficienza energetica.
  • Dopo che abbiamo imbastito la campagna “Coolproducts for a Cool Planet”, sono comparsi sui giornali britannici come dal nulla, e tutti in contemporanea, articoli pieni di allarmismi e falsità: «Bruxelles vuole impedirci di pulire le case con l’aspirapolvere!», «Gli eurocrati ci vogliono togliere le lampadine!», e via dicendo.
  • Quella propaganda non ha avuto effetti sulla percezione solo dei temi ecologisti, ma anche dell’Ue stessa. Vedere la stessa polarizzazione anche in Ue mi spinge a lanciare l’allarme: non fatevi trascinare nella “culture war” sull’energia!

La polemica sulla direttiva europea per le case green mi ha fatto fare un balzo indietro nel tempo, un ritorno al futuro in campo energetico. Tra il 2008 e il 2010, lavoravo qui da Londra con associazioni della società civile di tutta l’Unione europea. Spingevamo per un’ambiziosa protezione di consumatori e ambiente attraverso standard minimi di efficienza energetica. Le consultazioni alle quali partecipavamo – a livello nazionale, non solo a Bruxelles –  coinvolgevano centri studi, industria e

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