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La vera riforma che serve al Csm: eleggere il 50 per cento di donne

LaPresse
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  • La magistratura è stata scossa dallo scandalo dei rapporti clientelari nel Csm e questo ha indotto il governo ad avanzare una proposta di modifica della legge elettorale. La riforma, però, dimentica le donne: sono il 53,8 per cento dei magistrati, ma il 5 per cento degli eletti nella sua storia.
  • La riforma, in realtà, continua a favorire rapporti prettamente maschili, basati su legami informali e di cooptazione. Le magistrate da questo sono tagliate fuori perché su di loro ricade ancora tutto il peso sociale della cura familiare.
  • L’unica riforma vera, allora, è quella di prevedere il 50 per cento di magistrate elette al Csm. Solo così si avvierebbe una vera riforma dell’istituzione, rompendo relazioni consolidate di potere e favorendo una vera parità democratica.

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