Voci

Non cerchiamo nuovi leader, ma costruttori di comunità

  • I funerali di Berlusconi e le parole di Grillo sul lavoro hanno messo in luce due posizioni antitetiche su cosa significhi essere leader: la scelta tra diventare maestri di scacchi o pedine autonome.
  • È segno di una certa confusione sul concetto di leadership che porta a diversi paradossi. Per risolverli dovremmo cambiare prospettiva e, invece di cercare di capire “cosa” significhi esercitare leadership, chiederci “perché” dovremmo farlo.
  • In un'epoca sempre più frammentata, più che di essere guidati da qualcuno, abbiamo bisogno di sentirci parte di “qualcosa”. Non ci servono né giocatori, né pedine, ma una scacchiera dove le regole permettano di sviluppare una “partita” nuova.

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