Dopo il sorprendente ed irresponsabile strappo del leader di Italia viva Matteo Renzi, che ha ritirato dall’esecutivo i rappresentanti del suo partito, la sostituzione della compagine renziana con forze di Centrodestra (che, sotto qualsiasi forma verranno presentate per compiacere l'opinione pubblica, restano pur sempre forze conservatrici) impone di comprendere quali saranno i cambi di rotta della linea politica del governo.

Se tale chiarimento non potrà avvenire nei pochi giorni che ci separano dal voto di fiducia a cui il premier Giuseppe Conte si sottoporrà all’inizio della prossima settimana, occorrerà subito dopo chiedere trasparenza e pretendere che il governo presenti un contratto di legislatura tra tutte le forze di maggioranza con relativo cronoprogramma.

La proposta

Per contribuire a far sì che in tale contratto siano contemplate le risposte che i cittadini si attendono, soprattutto in materia di salute, istruzione ed economia, ieri, con un piccolo gruppo di colleghi, abbiamo presentato nell'assemblea congiunta dei parlamentari del Movimento alcuni punti da noi ritenuti importanti.

Il documento

Tra questi, vorremmo dare priorità agli investimenti necessari a consentire il rientro a scuola, immediato ed in sicurezza, di tutti gli studenti; certificare il no formale del governo alla linea di credito del Mes sanitario.

Ma desidereremmo anche condizionare la ratifica della riforma del trattato Mes alle garanzie di superamento del patto di stabilità e del Fiscal compact; rafforzare il sistema dei crediti fiscali da attivare come equivalente di una moneta elettronica da utilizzare come moneta nazionale complementare; dare il via ad un piano di servizi ambientali che impieghi centinaia di migliaia di giovani.

Vorremmo poi che si facilitasse il reperimento di fondi mediante l'emissione di titoli pubblici garantiti dalla Bce (i cui programmi di acquisto, attivati in via straordinaria da Bruxelles per la pandemia, vanno resi strutturali) anche in luogo dei meno favorevoli prestiti del Recovery fund (in maniera simile a quanto proposto dalla Spagna).

Contrariamente a quanto riportato da alcune agenzie (che peraltro hanno frainteso alcuni dei punti da noi proposti), tale contributo non costituisce un "ultimatum" al presidente Conte, a cui siamo comunque orientati a votare la fiducia per senso di responsabilità.

La denuncia

Resta però il fatto che il M5s, pur dovendo accettare - in questo tragico frangente della storia nazionale - di sostenere il governo con qualunque forza sia disponibile per un’alleanza, non possa invece accettare che tale eterogenea compagine finisca per individuare obiettivi che non coincidano con gli interessi del paese.

È chiaro, infatti, che non è possibile sostenere che qualunque programma di governo debba essere necessariamente meglio dell'incertezza del voto e, pertanto, la fiducia che saremo chiamati a votare la settimana prossima andrà successivamente confermata alla prova dei fatti.

In un frangente così delicato sarebbe stato molto importante che il Movimento 5 stelle avesse già una guida stabile e pienamente legittimata dal voto degli iscritti.

Purtroppo non è così e abbiamo pertanto nuovamente insistito in assemblea affinché non si perda altro tempo e venga data immediata attuazione allo statuto e alle volontà emerse dagli Stati generali mediante elezione dell'organo collegiale che dovrà guidarci nel più breve tempo possibile.

Nonostante le ripetute rassicurazioni, il ritardo accumulato non è più tollerabile nell'interesse stesso del Movimento e del paese, che necessitano di guide autorevoli e legittimate.

© Riproduzione riservata