La vicenda dei piccoli trader online che coalizzati tramite il social network Reddit (di qui il soprannome Redditor) hanno fatto perdere a due hedge fund famosi 19 miliardi sul titolo di una società che distribuisce videogiochi (GameStop) ha avuto un’eco enorme.

Si è parlato di democratizzazione della finanza, di rivolta dei risparmiatori contro lo strapotere di Wall Street, di redistribuzione del reddito a favore di chi ha più sofferto a causa della crisi della grande finanza nel 2008. Interpretazioni che mi sembrano una mistificazione.

La vicenda è invece rilevante perché è la punta dell'iceberg di una profonda trasformazione del funzionamento dei mercati e dell’industria finanziaria americana, che non è cominciata oggi, e che avrà alla lunga profonde implicazioni anche nel resto del mondo.

In Italia, dove le famiglie detengono, al netto di circolante e depositi, quasi 3000 miliardi di risparmi in attività finanziarie, sarebbe un errore pensare che la cosa non ci riguardi.

Tutti scommettono

La possibilità offerta da piattaforme online di negoziare titoli e derivati a commissioni zero anche per piccolissimi importi, la creazione di comunità virtuali tramite social dedicati, un marketing accattivante degli investimenti come un gioco d’azzardo per diventare ricchi rapidamente e a spese dei ricchi (il broker che si chiama Robinhood, il forum “Scommesse a Wall Street” su Reddit) e la possibilità di fare trading online come fosse un videogioco (con tanto di emoji e video su TikTok per chi fa profitti) hanno portato milioni di americani a investire direttamente in Borsa.

L’idea che tanti piccoli risparmiatori, coalizzandosi, potessero arricchirsi a spese di grandi hedge fund che vendono allo scoperto (ovvero vendono oggi un titolo preso a prestito, sperando di comprarlo domani a un prezzo più basso, prima di doverlo restituire) si è materializzata con la stessa dinamica dei flash mob.

Un’improvvisa ondata di acquisti dei Redditors (anche tramite opzioni call, diritti a comperare che equivalgono a usare il debito per minimizzare il capitale impiegato) ha costretto gli hedge fund a ridurre le vendite allo scoperto per limitare le perdite, facendo così salire ulteriormente il titolo, spinto a sua volta dagli acquisti degli intermediari che avevano venduto le opzioni call ai Redditors.  

Un movimento che si è autoalimentato portando in pochi giorni il titolo GameStop da 37 dollari fino a un massimo di 483, per poi crollare altrettanto velocemente a 48.

Stessa dinamica per i titoli di altre società americane bersaglio di vendite allo scoperto; ma anche di società europee dal nome familiare, come Nokia e Varta (le pile), che in pochi giorni hanno guadagnato il 40 per cento, per poi perdere il 25 subito dopo.

La redistribuzione

I titoli su cui si concentrano le vendite allo scoperto, obiettivo di strategie alla GameStop, sono una quantità risibile della capitalizzazione dei mercati. Tuttavia, gli hedge fund che vendono azioni allo scoperto, contemporaneamente ne comperano altre per guadagnare dalla differenza di rendimento.

Costretti a ridurre le posizioni allo scoperto, hanno dovuto anche vendere parte delle azioni in portafoglio poter ribilanciare il rischio, con un impatto pervasivo sui mercati.

Se c'è stata redistribuzione, è andata a favore della grande finanza. Vero che alcuni hedge fund hanno perso, ma altri hanno guadagnato cavalcando i rialzi provocati dai Redditor, senza contare che molti investitori degli hedge fund sono fondi pensione che magari gestiscono la previdenza dei trader online.

Se alcuni Redditor si sono arricchiti, altri che hanno seguito l’onda al rialzo, sono rimasti col cerino in mano quando il prezzo è crollato precipitosamente.

A dispetto del nome, anche l’intermediario Robinhood si è arricchito: non fa pagare commissioni ai Redditor, ma le incassa dalle piattaforme di negoziazione elettronica che pagano per accaparrarsi gli ordini dei trader online, perché guadagnano riuscendo ad eseguirli a una frazione di prezzo più elevata (una tosatura impossibile nelle maggiori borse e con investitori sofisticati).

C’è poi la vendita delle informazioni su disponibilità finanziarie e caratteristiche degli utenti (modello di Facebook), l’offerta di piccole somme per iniziare a investire (modello gioco d’azzardo), o quella di prodotti dedicati come gli Etf di titoli popolari sui social.

Il beneficio per la piattaforma 

Grazie a GameStop, Robinhood è riuscita a raccogliere capitali per 3,4 miliardi, facendo felici i soci, fondi di venture capital, che puntano a collocare un domani la società in Borsa a oltre 30 miliardi.

L’elemento più importante della vicenda GameStop è che evidenzia la rapidità dell’innovazione finanziaria e tecnologica, che ha permesso a chiunque di investire, ovunque nel mondo, in un numero sempre crescente di attività, derivati e mercati, a costi e con capitali richiesti sempre più bassi. In questo senso si deve parlare di democratizzazione.

In questa evoluzione vedo una conseguenza positiva e una negativa. La positiva è che tecnologia e innovazione pongono l’industria bancaria e finanziaria tradizionale sotto un’enorme pressione affinché riduca i costi e aumenti l’efficienza.

In Italia non la percepiamo ancora perché banche e reti controllano la gestione del risparmio e hanno tutto l’interesse a preservare la loro posizione dominante (con il benign neglect delle Autorità che vedono con sospetto ogni minaccia alla stabilità del sistema). Ma la diga, prima o poi, è destinata a crollare.

Senza più ancora

La conseguenza negativa è che tecnologia e democratizzazione finanziaria tendono a trasformare il meccanismo di formazione dei prezzi delle attività sul modello del Bitcoin, dove non esiste una qualunque ancora di valore, ma un equilibrio instabile in cui ogni investitore determina il prezzo esclusivamente sulla base di quello che ritiene saranno i comportamenti degli altri investitori. Una garanzia di volatilità e dinamiche iperboliche.

Photo by: STRF/STAR MAX/IPx 2021 1/29/21 Robinhood lifts restrictions on trading GameStop and raises $1 Billion. GameStop shares rose as much as 100% in pre-market trading. STAR MAX Photo: Robinhood and GameStop logos photographed off Apple devices.

Un problema complesso per il regolatore. La collusione tra investitori per manipolare i prezzi, cioè quel che è accaduto nella vicenda GameStop, è un reato ovunque: ma indimostrabile se è il risultato di interazioni su social network.

Nel caso di GameStop i Redditor hanno usato le opzioni call per scatenare un’ondata al rialzo; ma cosa succederebbe se usassero le put (diritti a vendere) per scatenare crolli?

Gli hedge fund cercheranno di usare strumenti derivati per mascherare le posizioni allo scoperto, che ora devono essere dichiarate, per non diventare obbiettivi dei Redditors, riducendo la trasparenza.

Di fronte a un picco di transazioni i broker come Robinhood devono aumentare rapidamente i margini che versano alla Stanza di Compensazione per garantire il pagamento dei titoli intermediati. Se non ne hanno le risorse, devono limitare il trading sulla loro piattaforma, come nel caso GameStop: venendo però accusati di censura e violazione dei diritti degli utenti.

Il futuro sta arrivando, anche da noi. Meglio prepararsi.

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