In Sicilia «15 giorni e il sistema crolla», ma Musumeci pensa al complotto

LaPresse
LaPresse

Il governatore è scettico sulle scelte del governo. Ma i dati e le testimonianza rivelano una realtà al collasso. Tra mezzi pubblici pieni per ordinanza, vaccini mancanti e terapie intensive che non ci sono

  • Il Pd regionale ha presentato una mozione di sfiducia contro l’assessore regionale alla sanità, Ruggero Razza. A Roma, i deputati dem chiedono che la revoca di Nello Musumeci dal ruolo di commissario straordinario.
  • Il governo ha stanziato 125 milioni per realizzare 301 letti di terapia intensiva sull’isola, ma la Regione ha speso meno di 50 milioni per poco più di 100 postazioni.
  • L'ordinanza regionale 26/2020 ha consentito l'occupazione al 100 per cento dei posti a sedere e dei posti in piedi su tutti i mezzi di trasporto regionale in deroga all'obbligo di distanziamento sociale.

L’ordinanza che obbliga a riempire i mezzi pubblici fino al cento per cento dei posti. I soldi per le terapie intensive non spesi per posti che diventano ogni giorno più vitali. La carenza di vaccini antinfluenzali, merce rara. Benvenuti nella Sicilia amministrata dalla destra di Nello Musumeci, che mentre grida al complotto per la scelta di inserire la regione nelle zone ad altro rischio, fa la metà dei tamponi rispetto all’Emilia Romagna, che conta 500mila residenti in meno.  Per la Sicilia

Per continuare a leggere questo articolo