Il monitoraggio di Yale

La lista di proscrizione di chi fa ancora affari in Russia, aziende italiane comprese

Foto LaPresse
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  • Il professore Jeffrey Sonnenfeld pubblica sul sito dell’università di Yale i nomi delle società che si sono ritirate dalla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina, e di quelle che invece sono rimaste.
  • «Fortificare la pace nel mondo, proprio come fortificare la democrazia, è assolutamente una parte del dovere aziendale», sostiene il docente.
  • Oggi il file, aggiornato continuamente, contiene oltre mille società. Più di 750 hanno annunciato che stanno volontariamente riducendo le operazioni in Russia. Sono 26 le italiane presenti: in sette continuano ad operare nel paese al cento per cento.

Come degli studentelli del primo anno, le più grandi multinazionali del mondo sono terrorizzate da un professore universitario. Il docente si chiama Jeffrey Sonnenfeld, ha 68 anni e insegna leadership e management alla Yale University, prestigiosissimo ateneo del Connecticut. Dal 28 febbraio il professore, insieme a un piccolo team di esperti e studenti, pubblica sul sito dell’università l’elenco delle aziende che si sono ritirate dalla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina, e di quelle

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