La sanità al collasso uccide anche i malati non Covid

Foto Ap
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Dializzati, cardiopatici, pazienti oncologici: sono loro a soffrire di più con gli ospedali intasati dal coronavirus. Tra visite rinviate, terapie incerte e rischi di infezione

  • Il rischio più grande è che chi sta male l’ospedale lo evita, peggiorando così la propria situazione. «Stiamo vedendo i risultati degli accessi tardivi: infarti che entrano in pronto soccorso in stato avanzato», spiegano i medici.
  • Ogni volta che apre un reparto Covid è un reparto dedicato ad altro in meno. Questo perché, appunto, i medici sono pochi e quei pochi che ci sono vengono chiamati alla guerra al Covid-19 anche se non sono anestesisti o medici di pronto soccorso.
  • La situazione è prossima al collasso e bisogna sgravare il più possibile gli ospedali dal peso enorme che stanno sopportando. Questo vale anche di più per le altre patologie.

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