I LEGAMI CON LA RUSSIA E GLI IMBARAZZI EUROPEI

Mentre i governi Ue isolano Orbán, Salvini si fa i selfie con lui a Roma

(Il leader della Lega e il premier ungherese questo 21 aprile a Roma. Foto Lega)
(Il leader della Lega e il premier ungherese questo 21 aprile a Roma. Foto Lega)
  • Ci sono molti posti nei quali Orbán non è il benvenuto. E poi c’è Roma. Ci sono molti governi che provano sempre più imbarazzo all’idea di accoglierlo in visita ufficiale. E poi c’è Salvini.
  • Nel 2018 il primo viaggio del premier, fresco di rielezione, era stato in Polonia. Stavolta neppure il governo ultraconservatore polacco vuole esporsi accogliendo il premier più ambiguo verso Putin. Perciò Orbán ha sapientemente organizzato a Roma la prima tappa dopo le elezioni del 3 aprile, che gli consegnano una maggioranza più ampia della tornata precedente, ma in un contesto di guerra che lo vede sempre più disallineato e isolato rispetto al fronte Ue-Usa.
  • «La giornata romana mostra quanto in realtà si stia restringendo, per il premier ungherese, la rete di partnership europee: non incontra un altro capo di governo, ma il papa e Salvini», dice lo studioso ungherese Daniel Hegedus. Ecco qual è il gioco di Orbán, e il ruolo italiano.

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